SkinAct - Philippe Spiesser

Ideazione e progetto: Michelangelo Lupone
Prima presentazione: HEM-Haute Ecole de Musique di Ginevra, maggio 2012.

 

Lo SkinAct è uno strumento aumentato a percussione. È composto da una cornice alta 20 centimetri su cui è posta una membrana di 40 pollici, per un diametro totale di 106 centimetri.Sulla membrana sono posizionati un sensore e un attuatore vibrazionali. Una mappa composta da 21 cerchi e 13 diametri, disegnata sulla superficie della membrana, mette in evidenza i nodi vibrazionali che permettono la selezione delle frequenze parziali dello strumento. Lo SkinAct costituisce un avanzamento nello studio delle caratteristiche vibrazionali già osservate nello strumento aumentato Feed-Drum (Lupone, 2002) e ne fa evolvere considerevolmente il carattere interattivo.
Lo SkinAct ha un rilevatore vibrazionale e un eccitatore posti in condizione di feed-back tramite la membrana. Tale caratteristica permette di scegliere diversi modi di accordatura (con fondamentale variante fra 30 e 45 Hz ) mantenendo un'elevata possibilità di selezione delle frequenze parziali. Queste ultime vengono selezionate imponendo nodi vibrazionali in coincidenza dei cerchi e dei diametri della mappa.
La tipologia della membrana è stata accuratamente studiata e scelta per permettere anche la proiezione dinamica della luce in relazione al gesto dell'interprete.
Lo SkinAct è ancorato ad un sistema meccanico che ne permette l'uso in posizione sia verticale che orizzontale, ad altezze variabili.
Lo SkinAct, come il Feed-drum, permette l'inserimento di controlli dinamici del sensore e dell'attuatore mediante algoritmi appositamente implementati su piattaforme Mac e PC.  Progettato dal compositore Michelangelo Lupone per la sua opera "Spazio curvo", è stato prodotto e realizzato al Centro Ricerche Musicali - CRM di Roma nel 2011 e presentato per la prima volta alla Haute Ecole de Musique di Ginevra, nel maggio 2012.

Consulente artistico Laura Bianchini
Assistenti progetto Emanuela Mentuccia
Assistente tecnico e audio Maurizio Palpacelli