Roma, 13 Settembre 2008
Opere premiate al Concorso internazionale di Bourges, organizzato dal Centro IMEB
Opere di
Eduardo Polonio - Matière Espace Temps *
Suk-Jun Kim - Kotmun*
Pierre Boeswillwald - Le Piano Joue,
Matière Espace Temps
Per Newton lo spazio era assoluto. Mach, due secoli più tardi, fu il primo a mettere in dubbio questa affermazione. Einstein unirà lo spazio e il tempo. Perché cominciare la presentazione di un progetto di composizione musicale ricorrendo a dei concetti che appartengono al dominio della conoscenza scientifica e della fisica? Quando comincio una nuova opera mi domando sempre ciò che mi può spingere a creare dei suoni. Il mio universo di compositore ruota attorno ai suoni ed è dunque fuori discussione che il suono è la materia di cui mi devo servire. La mia riflessione è piuttosto relativa al perché scegliere concretamente quei suoni. Tutti sanno che il lavoro nella musica elettroacustica presenta un’attrattiva supplementare, poiché i suoni, al contrario di quelli della musica strumentale, non esistono dal principio; bisogna crearli, inventarli (generarli). E se li si costruisce, se si da forma ad una nuova esistenza sonora, perché quei suoni e non altri? Per tornare al punto di partenza, tutto si produce – in noi come nella musica – all’incrocio di questi concetti fisici: materia, spazio e tempo, a prescindere dal fatto che essi siano relativi, assoluti o addirittura non esistano. La mia preoccupazione iniziale parte dalla considerazione della materia musicale e della sua situazione nello spazio e il tempo. Mi si obietterà che questo è il lavoro di ogni compositore. Diciamo allora che io mi propongo di andare un po’ più lontano. Nel creare i miei materiali c’è una riflessione profonda che mi si presenta: come vogliono essi attraversare lo spazio, comportarsi allo scorrere del tempo e soprattutto come i tre parametri si andranno a sovrapporre? Perché questa materia, dotata di certe caratteristiche spazio-temporali, si produce in un certo momento e in un luogo determinato, in che modo si comporta, come si localizza e muove attraverso questo continuum? Il resto è già noto: generazione del materiale sonoro per mezzo delle procedure abituali, processo e costruzione architettonica dell’opera attraverso mezzi pertinenti.
Questa opera è stata commissionata dallo Stato Francese.
Kotmun
Il titolo "Kotmun" è una parola coreana che significa "la porta dei fiori". In corea decorare le porte con dei disegni floreali o fiori scolpiti di legno non era solamente un abbellimento; si trattava di una pratica abituale per attirare i buoni spiriti nelle case o chi voleva viverci. Molto traspare da queste porte - il desiderio di raggiungere un altro spazio. A volte si trova qualcuno a fissare le porte, i loro fiori e colori. Si dimentica perché le sta guardando e cosa ricerca al di là. Egli è alla frontiera dell'indefinibile, incantato da una squisita bellezza.
Con "Kotmun" il compositore spera di leggere a voce alta questo momento della coscienza. Con l'aiuto di elementi poetici registrati e con le strutture tematiche della musica, il compositore tende a creare un disagio, ma anche l'esperienza magica di questa frontiera.
Le Piano Joue, La Caravane Passe (2000)
Fra gli strumenti musicali che sono stati oggetto di brevetto il pianoforte è senza dubbio il più abusato. Ultimo stadio dello strumentario classico occidentale, il piano non si muove più da tempo. Congelato nella sua veste di lacca scintillante osserva la musica cambiare senza scomporsi.
Pertanto, trainato senza considerazione fuori dai saloni e dalle belle sale da concerto, lo si ritrova nei balli di quartieri, sotto gli schermi del cinema, nei piccoli club di jazz o nelle scuole di tango. Degli onorevoli compositori contemporanei se ne prendono gioco e lo riempiono di chincaglierie. Alcuni giovani pianisti lo scuotono con i loro vigorosi cluster e gli fanno sputare suoni vergognosi, ma il piano resta piano fino alla fine dei tocchi. E’ sicuro del proprio essere perenne e non sta attento all’elettricità… Pertanto verrà un giorno in cui, come il liuto o il trombone antico, il piano sarà relegato nell’armadio degli strumenti fuori tempo! Quale strumento sarà il signore di domani? Probabilmente un trucco elettroacustico! Questo pezzo è un’allegoria in cui il piano si batte contro il resto dei suoni … Vinca il migliore!
Commissione dello Stato in Regione nel 2000, realizzato negli studi dell’IMEB.