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Attività MusicaScienza Edizioni MusicaScienza MusicaScienza 1998 - Rumori Ordine e Disordine

Vertigine della complessità 
Il termine "complesso" ricorre in modo sovente nelle analisi sociali, nella descrizione dei sistemi biologici, nella scienza dei calcolatori, nelle arti e in tutte le discipline che propongono metodi conoscitivi basati sull'osservazione delle interazioni, delle dipendenze e dell'evoluzione dei fenomeni.
Si tratta in effetti, di un termine che gioca un ruolo molto particolare: quando i limiti della nostra osservazione dei fenomeni, non ci permettono di attivare alcuna predizione su di loro, il termine pacifica la coscienza e l'insaziabile ragione si attesta su concetti come "l'errore probabile" e il "caos". Il significato di questi concetti è ben chiaro ai matematici e a tutti coloro che per necessità o per diletto, hanno intrapreso il cammino verso una possibile interpretazione dei sistemi dinamici. Sono tali, per esempio, i sistemi in grado di metabolizzare le informazioni circostanti ed evolvere conseguentemente le proprie caratteristiche. La vita può essere considerata un sistema dinamico e complesso, perché pur prendendo avvio da condizioni iniziali deterministiche, presenta soluzioni indeterministiche, che smentiscono ogni previsione e che possono, se nel tempo si verificano condizioni d'estrema divergenza nelle traiettorie corrispondenti alle condizioni iniziali, essere interpretate appunto con modelli caotici.

Se volessimo formulare un modello per la vita umana dovremmo ricorrere alla descrizione di un sistema in equilibrio instabile, sensibile alle condizioni iniziali, irreversibile nei processi d'acquisizione e di cessione dell'energia, connesso in rete con altri sistemi a lui paragonabili; una formulazione che desta vertigine ma ci fa constatare come i parametri necessari alla completa descrizione di un sistema saranno tanto più numerosi quanto più elevata è la sua complessità.
In natura gli elementi che si combinano e interagiscono "casualmente", ci mostrano uno straordinario potenziale creativo in grado di ordinare e disordinare di fronte alla nostra percezione, ogni forma e ogni fenomeno. Le energie si trasformano l'una nell'altra ma ogni trasformazione da luogo ad una perdita, una dissipazione che rende irreversibile il processo. I principi della termodinamica ci aiutano a comprendere, forse è meglio dire ad interpretare, queste complesse manifestazioni della realtà, ma possiamo trasporre simili concetti al dominio della musica? L'equilibrio di una forma musicale, il suo ordine e disordine dinamico, l'irreversibilità delle trasformazioni, possono essere indagati con questi stessi termini d'analisi?
Gli interventi artistici e scientifici che il CRM propone per questa manifestazione possono individuare alcune strade possibili, musicisti, scrittori, registi e scienziati che hanno mostrato un approccio alla complessità sono stati invitati a discutere e interagire. I luoghi e i modi di presentazione sono stati anch'essi adattati a questo particolare consesso, una stanza del legno e una stanza del metallo ospiteranno simultaneamente la manifestazione offrendo anche alla percezione la dialettica e il senso della trasformazione.
(Presentazione di Michelangelo Lupone - estratto dal programma di sala)

CALENDARIO
Roma, 1-6 giugno 1998
Goethe-Institut Rom, Acquario Romano
in collaborazione con:
Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento dello Spettacolo
Ministero dei Beni Culturali - Ufficio Centrale per i Beni Librari
Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali
Università di Roma "La Sapienza"
Comitato Progetto Musica
Goethe-Institut Rom
Pro Helvetia
Accademia Tedesca Villa Massimo
British Council
Ambasciata Americana - USIS
Ambasciata del Canada
Ambasciata di Francia


Convegno
presentazione: E. Brandt, M. Lupone
coordinamento:G. Barbieri, S. Cappelletto
progetto e allestimento visivo: A. Catalano, C. Toldonato
progetto e realizzazione musicale: L. Bianchini, M. Lupone
performer: S. Schiavoni
interventi: C. Bologna, L. Camilleri, C. Chafe, M. D'Eramo, D. Del Giudice, A. di Scipio, F. Dhomont, G. Downie, B. Grigsby, F. Guerra, A. Mayr, M. G. Musso, F. Pecori, G. Pressburger, G. Ruspa, L. Seno, D. Teruggi, H. Tutschku

Performance per biwa, voce, flauti e live electronics di:
J. Ueda e W. Offermans
musiche di O.-Ueda, Takemitsu

Performance per chitarra elettrica, clarinetto basso e live electronics di:
M. Cooper e R, Parisi
musiche di E. Martusciello, L. Berio, N. Paganini, A. Guarnieri, R. Dapelo, M. Lupone
(replica per gli studenti con seminario tenuto da Mike Cooper e Michelangelo Lupone)


Performances per sassofoni, didjiridoos e live electronics di:
U. Krieger
musiche di L. Schwartz, J. Cage, R. Friedl, W. Szalonek, U. Krieger, A. Naito
P. Niblock
(replica per gli studenti delle Scuole medie superiori) con seminario tenuto da U. Krieger e L. Seno

Opere acusmatiche
B. Grigsby*, R. Artico, D. Teruggi,
G. Downie, H. Tutschku
F. Dhomont, S. Lanzalone, G. Caminhoto, R. Doati, D. Garro, H. Wohlleber
M. C. Reber, N. Barrett, S. Taglietti*, L. Elainie, C. Chafe, G. Berger
direzione artistica e organizzazione: Laura Bianchini, Michelangelo Lupone
coordinamento artistico: Fausto Sebastiani
consulenza tecnico-scientifica: Lorenzo Seno, Mauro Palumbi, Marco Giordano
mise en espace: Gianfranco Lucchino
assistente musicale: Silvia Lanzalone
segreteria artistica: Marianna Chiodi
ufficio stampa: Marco Di Battista

Installazione sonora
Stanza del Legno e Stanza del Metallo (Planofoni in legno e alluminio). Prima presentazione assoluta dei Planofoni.

* = prima esecuzione assoluta, creazione per Musica Scienza