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Transmission Conferences, seminars Feed-Drum/SkinAct - La frontiera del feed-back

Feed-Drum

Roma, 21 giugno 2013
Auditorium Parco Della Musica  - MUSA Museo degli Strumenti Musicali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Incontro con:
Michelangelo Lupone, compositore
Philippe Spiesser, interprete
Lorenzo Seno, fisico

La musica e il suono, suo elemento primario, derivano dalla condizione di eccitazione e risonanza dei corpi vibranti. Gli strumenti tradizionali, e ogni altro elemento la cui materia sia in grado di oscillare, producono vibrazioni che possono essere percepite sia con l’orecchio che con il tatto. Lo studio del fenomeno oscillatorio e delle caratteristiche con cui la materia vibra e irradia energia, è oggetto della ricerca artistica, scientifica ed espressiva condotta al CRM di Roma, e rappresenta uno degli aspetti innovativi della creazione musicale contemporanea.

Questa ricerca ha permesso la realizzazione di opere adattive e di strumenti “aumentati”, che si basano sul principio del “feed-back” (suono che si auto genera all’infinito).

Le prime sono opere che integrano la musica con le forme plastiche e con i modi di diffusione del suono, in grado d’interagire con l’uomo e l’ambiente e di modificarsi conseguentemente. Gli strumenti aumentati derivano il loro nome dall’utilizzo di tecnologie, ad essi integrate che permettono sia di ampliarne le caratteristiche usuali, sia di generare nuove sonorità.

In questa occasione saranno presentati, sia dal punto di vista artistico che scientifico, due strumenti aumentati, il Feed-Drum e lo SkinAct, concepiti dal compositore Michelangelo Lupone.

Questi strumenti, simili a tamburi di grandi dimensioni, mostrano sulla membrana una mappa con cerchi e diametri che rappresentano i modi di vibrazione, che possono essere controllati dall’interprete. La mappa permette di selezionare le componenti interne del suono, di modularle attraverso speciali tecniche esecutive rendendo lo strumento polifonico.

Attraverso il feed-back, i suoni emessi possono essere variati d’intensità e mantenuti anche indefinitamente dal musicista, superando il limite della durata temporale breve degli strumenti a percussione, come il colpo su un tamburo.

Queste caratteristiche consentono un nuovo approccio scientifico nellacostruzione degli strumenti e introducono innovazioni nella prassi compositiva e interpretativa, fornendo una nuova tavolozza di sfumature timbriche ed espressive.