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Installazione sonora d’arte con Olofoni

I percorsi dell’immaginario: dal classico al contemporaneo tra arte scienza e tecnologia
 
Centro Ricerche Musicali – CRM in collaborazione con Accademia Nazionale di S. Cecilia
nell’ambito della FESTA DI ROMA promossa da Roma Capitale
 
Roma, Martedì 1 gennaio 2019
ore 15.15 – 15.45; 16.00 – 16.30; 16.45 – 17.15; 17.30 – 18.00; 19.00 – 19.30; 20.30 – 21.00
Giardini di Lungotevere Aventino / Via di S. Maria in Cosmedin / Largo Petrucci
 
Olofoni red
 
Direzione artistica e disegno dello spazio sonoroMichelangelo Lupone

Coordinamento artistico Laura Bianchini
 
Elaborazioni elettroniche
Michelangelo Lupone, Laura Bianchini, Silvia Lanzalone, Alessio Gabriele, Giuseppe Silvi
 
Disegno della luce e coordinamento scenografico Emanuela Mentuccia
 
Regia del suono Giuseppe Silvi
 
Assistenti tecnici Leonardo Mammozzetti, Francesco Ziello, Massimiliano Mascaro, Gabriela Vielitch
 
Installazioni sonore d’arte a cura del CENTRO RICERCHE MUSICALI - CRM
 
 

Presentazione

Un’installazione sonora d’arte con Olofoni RIFLESSI DI LUNA, ideata per la Festa di Roma, per festeggiare il nuovo anno. Dalle ore 15 alle ore 21 Giardini di Lungotevere Aventino / Via di S. Maria in Cosmedin / Largo Petrucci,
un percorso d’ascolto con esecuzioni di brani del repertorio classico di Handael, Verdi, Rossini, Beethoven, Orff eseguiti dai Cori dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con le elaborazioni musicali ed elettroniche contemporanee originali di Michelangelo Lupone, Laura Bianchini, Silvia Lanzalone, Alessio Gabriele e Giuseppe Silvi.
 
L’installazione, realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che combina e integra la musica al contesto ambientale e al disegno della luce, vede ancora in scena gli Olofoni, particolari proiettori sonori progettati al CRM che diffondono il suono in modo controllato come un fascio di luce, senza degrado dell’energia, per oltre 100 mt.
L’obiettivo è di rendere accessibile e fruibile al grande pubblico, sia la bellezza di luoghi unici come il centro storico di Roma, sia i linguaggi della musica e dell’arte contemporanea che si avvalgono delle ricerche scientifiche sulla percezione e delle tecnologie audio-visive.
Vivere l’esperienza d’arte più avanzata con semplicità, come un gioco, ritrovandosi a condividere la seduzione di un luogo storico che svela le sue parti più intime, che trasforma i suoi volumi e la sua presenza nella città, da “ordinaria” in “straordinaria”. Annullare il contrasto tra la percezione di un “tempo congelato”, dato dalle geometrie immobili dell’area archeologica, e un “tempo continuo”, dato dal presente dinamico e circostante, per fruire con continuità i segni della storia e la permanenza di un’identità della città. Animare, con accadimenti visivi e sonori inaspettati, le forme, i vuoti e i pieni architettonici, per porgere ad un pubblico esteso lo stupore delle metamorfosi e del movimento virtuale. Narrare lo spazio attraverso i giochi della percezione, per rendere emergente la polifonia di opere di periodi diversi, per acquisire una memoria musicale del luogo attraverso la musica e la luce che ne estende e ne evolve i valori.
 
Ulteriori dettagli su www.lafestadiroma.it