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ARTESCIENZA 2023

 

INSTABILE

 

Espansione e mutamento creativo

 

Roma 6 - 14 luglio, 13 - 15 settembre 2023,
(con anteprima a Tarquinia, 1-2 luglio)
spazio web 1-15 settembre

Un laboratorio creativo aperto, un incontro fra le arti, la musica, le scienze, le nuove tecnologie che sconfinano verso nuovi spazi percettivi, dove il pubblico diventa parte attiva nel processo creativo. Il Festival ArteScienza dà appuntamento dal 6 al 14 luglio al Goethe-Institut Rom suo partner privilegiato da molti anni (con un’anticipazione a Tarquinia l’1 e 2 luglio), e dal 13 al 15 settembre al Parco della Musica e in altri luoghi per la nuova edizione del 2023 “Instabile. Espansione e mutamento creativo”ideato dai coordinatori artistici Laura Bianchini e Michelangelo Lupone fondatori del CRM - Centro Ricerche Musicali che organizza la manifestazione fin dal suo nascere.

Un’offerta che guarda al nuovo, al futuro, e osserva con curiosità e attenzione gli incontri, a volte imprevedibili e sorprendenti, fra la scienza, la tecnologia e le arti: “Il progetto – raccontano i curatori – ruota intorno a un argomento da anni noto ma prepotentemente emerso durante lapandemia Covid 19. Ciò che contraddistingue la nostra società è il precario, l’incerto, l’instabile, aspetti di un assetto sociale su cui insiste l’esigenza di cambiamenti ricorrenti, di movimenti continui, che toccano la psiche individuale, la nostra vita relazionale, e soprattutto, ciò che più ci interessa, la creatività artistica”.

Il progetto, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, è vincitore dell'Avviso Pubblico biennale "Estate Romana 2023-2024" curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.


GLI APPUNTAMENTI DI LUGLIO

Il fitto calendario alterna concerti a performance, musica elettronica dal vivo a installazioni sonore d’arte, video musicali, improvvisi di musica, danza, teatro, incontri, workshop, masterclass, e per festeggiare il trentesimo anno di ArteScienza (1993-2023) durante tutto il festival una mostra audiovisiva al Goethe-Institut esporrà le ricerche più innovative e le più suggestive immagini e ambientazioni musicali realizzate dal CRM dal 1993 ad oggi. Figura di riferimento musicale per questa edizione sarà Karlheinz Stockhausen (1928-2007), di cui si ricorda il personale percorso creativo che da una iniziale logica seriale ha trasformato la sua musica in un elemento vivo, instabile, cangiante, segnando tanta musica del XX secolo. Due i concerti che lo ricorderanno, il primo con l’esecuzione di 7 dei suoi Klavierstücke (Klavierstücke e risonanze elettroniche con Ciro Longobardi e Roberto Doati, 7 luglio), il secondo porta alle estreme conseguenze le intuizioni formali del musicista tedesco: opere che indagano le intime vibrazioni della materia e le molteplici variazioni sonore ottenute perturbando l’oscillazione delle membrane, dei metalli, della colonna d’aria di tubi e clarinetti (concerto di Giuseppe Silvi, Alice Cortegiani e Francesco Di Gasbarro, con musiche di Branchi, D. Guaccero e Silvi, 12 luglio).

Il concerto inaugurale del 6 luglio porta la firma del Garage Ensemble di Berlino, dinamica formazione tedesca nata nel 2009 sotto l’impulso della compositrice Brigitta Muntendorf e in costante dialogo con i compositori e gli artisti delle nuove generazioni di cui spesso sono interpreti di novità e prime assolute. Per il loro debutto a Roma eseguono musica fra Germania e Italia con brani della stessa Muntendorf, Philip Krebs, Pierluigi Billonee Diego Ramos, spagnolo di nascita ma tedesco per formazione artistica.

Gli altri concerti ed eventi del festival disegnano un ampio scenario, con una particolare attenzione alla creatività delle nuove generazioni: dall’installazione con Planofoni Suono curvo di Laura Bianchini (6 luglio) alle speculazioni creative che mettono a confronto Bach, Händel e Beethoven con la scrittura contemporanea del pianoforte e dell’elettronica nel nuovo lavoro in prima assoluta BHB La discesa di Amleto nel Maelström di Guido Barbieri e Roberta Vacca (9 luglio); dalla scrittura eclettica per il trio d’archi MDI Ensemble (11 luglio) alla danza con la compagnia CTwain, Excursus e gli artisti Pindoc protagonisti di vari appuntamenti del festival. Infine l’omaggio alla poetessa e scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann nella performance Ombre rose ombre della regista e attrice Manuela Cherubini e la musica di Alessio Gabriele (10 luglio).

Per ogni giornata, poi, il Goethe Institut si anima nei suoi spazi all’aperto e al chiuso di video musicali d’autore, installazioni sonore d’arte, concerti acusmatici, improvvisi di musica, danza, teatro – ogni giorno diversi – coinvolgendo oltre quaranta autori internazionali.

Anteprima della manifestazione nella città di Tarquinia, in collaborazione con Etruria Musica Festival, nel cortile della chiesa di San Giacomo l’1 e 2 luglio, con Manuela Cherubini, che dalla musica di Francesco Pierotti anche interprete al contrabbasso, presenta una performance su testi propri e di Italo Calvino tratti da Le fiabe italiane, omaggio al grande scrittore e intellettuale italiano a cent’anni dalla nascita.


GLI APPUNTAMENTI DI SETTEMBRE

Il festival riprende a settembre con la web opera Echo-Logìa di Silvia Lanzalone ed Emanuela Mentuccia, opera digitale che risiede nello spazio web, un luogo immateriale e senza tempo che il pubblico potrà visitare liberamente dall’1 al 15 settembre tramite link o QR code. Toccare l’invisibile è l’iniziativa che vede coinvolti gli studenti del Liceo Visconti in un gioioso e vitale concerto, che conclude, il 13 settembre, la serie di incontri-lezione del progetto alternanza scuola-lavoro tra il liceo romano e il CRM. La complessa drammaturgia sonora dell’ensemble PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista, chiude il 15 settembre al Parco della Musica l’edizione 2023 di ArteScienza con un concerto in cui esegue musiche delle compositrici italiane Clara Iannotta e Giulia Lorusso.

 

Maggiori informazioni su www.artescienza.info

 

Ufficio stampa: Sara Ciccarelli, cell 339 7097061, Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Info info: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , tel. 06 45563595, www.crm-music.it

AS2022

ARTESCIENZA 2022 | ECOFORME. Conflitti e solidarietà dell’espressione creativa

INAUGURAZIONE DEL FESTIVAL: PRIMO WEEKEND

 

 

ArteScienza 2022 | ECOFORME. Conflitti e solidarietà dell’espressione creativa, riparte sabato 9 luglio con un primo weekend denso di incontri, proiezioni, installazioni ed eventi multidisciplinari volti a creare spazi virtuali, ambienti immersivi e dinamici di diffusione del suono e di proiezione della luce che permettono al visitatore di vivere nuove esperienze emozionali.

 

 

LE INSTALLAZIONI

 

Da sabato 9 luglio a partire dalle ore 19.30 i vari ambienti del Goethe Institut saranno animati da installazioni site-specific visitabili fino a fine festival, fra cui (a) live - memoria nelle parole su versi di poesie russo-ucraine con il progetto sonoro di Silvia Lanzalone e le ambientazioni visive di Emanuela Mentuccia. Il lavoro, presso il Kunst Raum, è uno sguardo sulle lacerazioni di una cultura eterogenea e propone un possibile processo di ricostruzione, in un equilibrio fragile tra unità e identità. Link: https://info.silvialanzalone.it/opere1/alive

 

Nei Giardini poi sarà presente l’installazione sonora d’arte con condotti tubolari Horn & Duct di Laura Bianchini e Michelangelo Lupone, cornice e sistema di diffusione dei concerti acusmatici della sera. La concezione dell’installazione ha origine all’inizio degli anni Novanta grazie agli studi di acustica musicale effettuati al CRM, in particolare sul “comportamento fisico” del flauto. A distanza di oltre 25 anni sono presentati in un originale allestimento con controllo digitale, per diffondere musica acusmatica scelta, o appositamente concepita per questa installazione, da compositori internazionali. Link: https://www.artescienza.info/it/esposizioni/horn-duct-2022.html

 

Negli altri spazi del Goethe-Institut il pubblico potrà interagire con Warning! ElectroPollution is affecting me!,l’opera musicale adattiva e interattiva di Leonardo Mammozzetti che vuole sensibilizzare il pubblico sul tema dell'inquinamento, in cui l'analisi in tempo reale di dati provenienti da studi sulla mappatura dell'elettrosmog nel globo permette all’opera di mutare nel tempo la sua espressività. Link: https://www.artescienza.info/it/esposizioni/warning-electropollution-is-affecting-me-2022.html

 

Si potrà inoltre assistere al sistema installativo/performativo in feedback prodotto al Conservatorio di musica dell’Aquila, Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie, dove ha ricevuto una menzione speciale al XV Premio Nazionale delle Arti …Dans l’Espace di Stefano Giacomelli che esplora l’equilibrio risonante ma dinamico che si instaura tra le proprietà architettoniche del sito, in rapporto alla catena elettroacustica attiva e/o a presenze antropiche al suo interno. Link XV Premio Nazionale delle Arti al ConsAQ: https://www.consaq.it/35-xv-premio-nazionale-delle-arti-vincitori-sez-musica-elettronica.html

 

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SABATO 9 LUGLIO

 

 

Sabato 9 luglio, tra gli eventi che inaugurano il Festival ArteScienza 2022 | ECOFORME, alle ore 20.00 una selezione di video musicali d’autore che omaggiano il tema della notte, a cui segue alle ore 20.45 Requiem russo – Frammenti, opera di Silvia Lanzalone ed Emanuela Mentuccia, con la voce recitante di Rossella Mattioli, che scaturisce dalla lettura di Requiem, il testo più intenso della poetessa russa di origini ucraine Anna Achmatova. Link: https://www.artescienza.info/it/programma-it/requiem-russo-2022.html

 

Alle ore 21.00 il concerto dell’eclettico e prestigioso Ensemble Ascolta di Stoccarda, per la prima volta a Roma, che presenta un concerto che spazia dalla musica da camera originale di Niklas Seidl a brani da solisti con elettronica (Olga Neuwirth per la tromba; Jonathan Harvey per il piano; Milica Djordjević per il violoncello) fino al lavoro musicale-teatrale di Elena Mendoza che esplora i confini tra evento musicale e azione performativa teatrale. Link: https://ascolta.de/termine/?termindetail=open

 

In chiusura, nei Giardini del Goethe-Institut, alle ore 22.00 gli improvvisi di danza della Akire Company e alle ore 22.45 il concerto acusmatico Contrasti con brani scelti che spaziano tra «divertissement» elettronici, esplorazioni di paesaggi sonori mitologici e labirintici, nature morte sonore che rivelano il pulsare della vita stessa in scenari apparentemente immobili.

- Link Akire Company: https://www.artescienza.info/it/programma-it/pandemonium-akire-company-2022.html

- Link Contrasti: https://www.artescienza.info/it/programma-it/contrasti-2022.html

 

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DOMENICA 10 LUGLIO

 

Il primo appuntamento di domenica 10 luglio è alle ore 10.00 con il Colloquio Per una pedagogia del suono nell’era digitale a cura del compositore Emanuele Pappalardo con il musicologo François Delalande e il filosofo Michel ImbertyLink Colloquio: https://www.artescienza.info/it/formazione/pedagogia-suono-era-digitale-2022.html

 

A seguire, dalle ore 15.30, il Workshop di danza con performance Tra corpo e suono della coreografa Loredana Parrella e del compositore Marco Giannoni, che analizzeranno gli elementi costitutivi di una performance tramite un’indagine sulla relazione tra scrittura del corpo e scrittura musicale. Il costo per la partecipazione al Workshop è 10 €. Ulteriori informazioni e modalità di partecipazione al seguente link: https://www.artescienza.info/it/formazione/tra-corpo-e-suono-2022.html.

 - Link Progetto Twain di Loredana Perrella: https://cietwain.com/

 - Link Marco Giannoni: https://www.marcogiannoni.com/

 

La sera, dalle ore 20.00, una selezione di tre video musicali d’autore che rappresentano la centralità del ruolo del corpo e della capacità creativa nei rapporti interumani e interpersonali e alle ore 20.45 il concerto Improvvisazione/Intuizione/Esperimento che presenterà l’opera interattiva e performativa di musica elettroacustica Cuore di Metallo di Antonio Russo in cui tre esecutori e il compositore si collegano via internet per dare vita ad un’azione musicale collettiva e l’installazione performativa Pea Soup with instruments di Nicolas Collins, una delle prime opere del repertorio elettroacustico che estende l’uso del feedback al dialogo tra macchina, esecutori e strumenti musicali.

- Link Video Musicali d’Autore: https://www.artescienza.info/it/programma-it/video-musicali-2-2022.html

- Link Improvvisazione/Intuizione/Esperimento: https://www.artescienza.info/it/programma-it/improvvisazione-intuizione-esperimento-2022.html

 

Chiudono la serata alle ore 22.00 gli improvvisi di teatro della Compagnia Teatrale Valdrada con la prima parte di una commedia frizzante e colorata tutta al femminile che racconta cosa accade all’interno del nostro corpo (in particolare nel nostro cervello) prima, dopo e durante i momenti più intensi e decisivi della nostra esistenza e, alle ore 22.35, il concerto acusmatico Composti con tre brani acusmatici assimilabili a tre diversi passaggi di un unico atto catartico.

- Link scheda artistica spettacolo Compagnia Valdrada: https://www.artescienza.info/files/marco_non_c_scheda_artistica.pdf

- Link concerto acusmatico Composti: https://www.artescienza.info/it/programma-it/composti-2022.html

  

Per tutti i dettagli del festival, seguite i nostri canali social:

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Biglietti: da 5 a 15 euro |  Info: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , tel. 06 45563595

Programma completo del festival

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Conflitti e solidarietà dell’espressione creativa

ArteScienza 2022 START!

Concerti, video musicali d’autore, installazioni sonore, improvvisi di musica, teatro e danza, workshop, incontri, proiezioni di film: dal 9 al 19 luglio, con un ultimo evento l’1 e 2 ottobre, l’edizione 2022 del Festival ArteScienza 2022 | ECOFORME. Conflitti e solidarietà dell’espressione creativa mostrerà come società e natura possono rapportarsi con l’arte in molteplici modi.

La dialettica che l’arte instaura con ciò che le è intorno, evidenzia contraddizioni quanto soluzioni inaspettate, stimola la speculazione e l’osservazione critica dei fenomeni, forza gli strumenti del pensiero ad acquisire contenuti e forme rinnovate di espressione. L'attenzione è quindi centrata su opere che traggono suggestione dal rapporto uomo-natura, sia come visione di un equilibrio necessario, sia come drammatica denuncia di un percorso distruttivo. Le opere presentate utilizzano strumenti e media diversi (musica, film, video, teatro, danza, installazioni), creano spazi virtuali, ambienti immersivi e dinamici di diffusione del suono e di proiezione della luce che ampliano le modalità di fruizione permettendo al visitatore di vivere nuove esperienze emozionali.

L’impiego di tecnologie inusuali e avanzate stimolerà un dialogo serrato fra arte e scienza, prendendo spunto dal pensiero del musicista e compositore polacco Krzysztof Penderecki (1933-2020). Il suo amore per le piante si è riversato nella concezione del suono e della forma musicale introducendo innovazioni sia nella strumentazione che nella tecnica esecutiva. Nella sua musica si rileva l’influenza data dall’osservazione e la conoscenza del mondo vegetale; la complessità della struttura e l’eterogeneità del colore, la capacità di adattamento e di trasformazione delle sostanze inorganiche ed energia luminosa in sostanze nutritive, sono concetti che trovano mimesi nella polifonia, nei timbri e nell’architettura della sua musica.
Link alla pagina Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Krzysztof_Penderecki

Il festival, organizzato dal CRM – Centro Ricerche Musicali dal 1993, animerà ancora una volta gli spazi del Goethe-Institut, partner privilegiato del CRM, portando quindi nella capitale le più innovative e originali ricerche artistiche. Per gli ultimi due giorni della prima parte di festival, il 18 e 19 luglio, ci si sposterà nella Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, per approfondire un repertorio pensato per l’organo storico della chiesa. Si consolida infine la collaborazione con la Fondazione Musica per Roma per l’appuntamento conclusivo del Festival previsto in autunno l’1 e 2 ottobre all’Auditorium - Parco della Musica.

Programma completo del festival
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Allestimento al Goethe Instituit Rom

 

ArteScienza 2021
Forme Traslate

Forme Traslate

L’edizione di ArteScienza, “Forme Traslate”, fa parte di un insieme di manifestazioni basate sui concetti di Accelerazione e Decelerazione che il Centro Ricerche Musicali ha promosso per il triennio 2020-22. Il titolo deriva dalla scelta di diverse opere la cui ispirazione o realizzazione, rimanda alle capacità di trasformazione di ciò che percepiamo, di “spostamento concettuale” e reinvenzione, di metafora.
Ogni attività creativa e di ricerca, artistica e scientifica, si pone in ascolto, osserva e muove l’immaginario trai i luoghi interiori e ciò che è intorno all’uomo; l’atto speculativo come quello intuitivo, si traduce in opere, scoperte, teorie che interpretano il reale, traslano il senso dei fenomeni donando, in molti casi, direzioni capaci di distinguere il cammino culturale dell’umanità.
La produzione artistica contemporanea, soprattutto quella che utilizza tecnologie e procedimenti di ricerca, è ricca di testimonianze, di opere che stabiliscono nuovi paradigmi interpretativi del reale fornendo strumenti rinnovati anche per la loro fruizione. Si tratta di opere che traslano i concetti comuni di tempo e di spazio, di reale e virtuale, di accelerazione e decelerazione, aprendo la riflessione sui grandi temi contemporanei: l’ambiente, le società, le culture, l’integrazione e la globalizzazione. Le trame complesse del pensiero contemporaneo e le innumerevoli ricadute e implicazioni in ambito sociale, sono poste all’attenzione del pubblico attraverso forme di spettacolo e di dibattito, in luoghi che abbiamo appositamente allestito con tecnologie inusuali e avanzate, che riteniamo possano offrire uno stimolo alla riflessione sui temi artistici proposti.
Il Goethe-Institut Rom ha messo a disposizione la sua prestigiosa sede per compiere questo percorso entusiasmante condividendo, oltre a ciò, gli obiettivi etici del progetto. Crediamo che la musica e l’arte, nelle forme più avanzate dell’espressione contemporanea, siano un mezzo indispensabile per la rifondazione sociale ed eco sistemica e ringraziamo il Direttore e il magnifico staff del Goethe-Institut per aver incoraggiato e donato la totale partecipazione a questo obiettivo.

Michelangelo Lupone, Direttore artistico Centro Ricerche Musicali CRM


L'Auditorium del Goethe-Institut come scultura

Un festival con una tecnologia così sofisticata e standard artistici così alti come quello di ArteScienza, ha bisogno di uno spazio molto speciale per le forme complesse dei suoi eventi di musica, arte, sperimentazione, video e sonorità. Dovrebbe essere un ambiente tecnicamente attrezzato in modo impeccabile, con un'ottima acustica, un luogo di riflessione che non solo si apre al mondo reale, ma che può anche essere riflesso virtualmente e aprirsi alle energie spirituali.
Quest'anno il Goethe-Institut può finalmente offrire uno spazio che corrisponde in modo "adeguato e rinnovato" alle esigenze del festival. Il nostro Auditorium è stato chiuso quattro anni fa per essere adeguato alla normativa antincendio – ora ha finalmente riaperto. La ristrutturazione stessa è stato un processo di mutazioni costanti, passando attraverso tutte le fasi antitetiche di rallentamento e accelerazione.
Le ragioni erano molteplici (culturali-politiche, finanziarie, archeologiche, tecniche, acustiche, pandemiche, ecc.) Ma c'era una costante: per prendere le giuste decisioni sulle attrezzature tecniche, il Goethe-Institut poteva fortunatamente contare continuamente sulla cooperazione del CRM. Il Festival ArteScienza 2021 sarà quindi il battesimo del fuoco della rinnovata sala e della sua nuova tecnologia.

Se il nostro Auditorium soddisfa le richieste artistiche e tecnologiche che gli poniamo, sarà l'inizio di una nuova era di cooperazione in ambito acustico, psicoacustico e scientifico-tecnologico – per creare nuovi e dinamici spazi di ascolto, sui sentieri della percezione, della comunicazione e delle relazioni umane. Un Auditorium come spazio aperto, non delimitato, che diventa un "ambito di fruizione esteso" per le diverse “forme traslate”.
Simbolica di queste nuove relazioni interattive sarà l'opera scultoreo-musicale adattiva degli artisti Michelangelo Lupone e Licia Galizia installata nel foyer dell'Auditorium, anche conosciuto come KunstRaum. Il 2021 è l'anno in cui si celebra il centenario dalla nascita di Joseph Beuys, e il KunstRaum del Goethe-Institut diventa per la durata di due settimane il centro di una reinterpretazione artistico-scientifica-musicale della scultura sociale.

Joachim Bernauer, Direttore Goethe-Institut Rom

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Sedi varie – Roma
2 luglio - 8 luglio | 12 - 30 settembre

Artescienza 2019, che si svolgerà dal 2 al 8 luglio e dal 12 al 30 settembre in diverse sedi a Roma, conclude un progetto artistico durato tre anni (Inventare il futuro, 2017; Segni d'arte e identità, 2018, Interattivo-Adattivo 2019).

Il progetto ha focalizzato l'attenzione sulle questioni della vita sociale, caratterizzata da una profonda instabilità degli eventi e delle relazioni, da mutamenti improvvisi e imprevedibili, dall’incertezza esistenziale delle persone, dalla frammentazione delle loro identità, proponendo un approccio all'arte innovativo e partecipativo.

Il CRM è tra i Centri europei che hanno dato il maggior contributo alla ricerca e alla creazione di forme d’arte interattive e adattive, per cui l’edizione 2019 di artescienza pone l’attenzione su questo fondamentale duplice aspetto della fruizione dell’opera d’arte: l’interattività-adattività. Se il concetto di interattività è ben noto, diverso è per l’adattivo: “Un’opera adattiva riceve e/o percepisce gli stimoli provenienti dall’esterno e modifica il proprio stato, le sue risposte in modo non prevedibile o parzialmente prevedibile...”.

Per saperne di più seguite il festival che presenterà iniziative di diverso grado di approfondimento: performance di danza, concerti, spettacoli, installazioni sonore e mostre d’arte integrata con visite guidate, incontri e colloqui con il pubblico, masterclass - workshop, stage musica emozioni.

In apertura, la FESTA DI MEZZAESTATE che quest’anno prenderà il via al MACRO - Museo d'Arte Contemporanea Roma - Asilo, (via Nizza 138 o via Reggio Emilia 54) il 2 luglio dalle ore 18.00 alle 20.00 per proseguire dalle 20.30 fino alle 24.00 negli spazi modulabili del vicinissimo Goethe-Institut Rom (via Savoia 15), main partner del Festival.

Vai al sito di ArteScienza

2018 ArteScienza

Sedi varie – Roma
26 giugno - 9 luglio | 10 - 23 settembre

La musica consente di condividere senso, riferimenti culturali, identità collettiva, etnica, sociale.
È in grado di sostenere e stimolare l'immaginario soggettivo e collettivo, liberandone la creatività e di provocare l'attività rappresentativa del pensiero con metafore astratte dell'esperienza e del vissuto.

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Roma 30 Giugno - 8 Luglio Conservatorio Santa Cecilia – Goethe-Institut Rom

ArteScienza 2016: Dono e Relazione

 

Nelle splendide cornici di peculiari location di rilevanza culturale, oltreché di valore artistico, si evoca ogni anno, dal 1993, un eclettico connubio di canoni, spesso considerati inconciliabili. Questo è artescienza 2016, a Roma dal 30 giugno al 5 novembre, una manifestazione per appassionati, curiosi, sognatori, che chiede allo spettatore-interprete di aprire la mente ai doni che i grandi artisti della manifestazione elargiranno con le loro opere.

Al margine, oggi consistente, che delimita i territori del pensiero scientifico e del pensiero artistico, si rivolge l’attenzione di artescienza 2016, “dono e relazione”.
Un margine sottile che si propone di svelare e rendere emergenti le idee e i metodi coincidenti tra Arte e Scienza.
L’Arte e la Scienza connessi attraverso l’intuizione, la migrazione dei concetti, le tecnologie e i metodi sperimentali, rispondono alle esigenze di una percezione più sofisticata e complessa della realtà. La bellezza, l’emozione, la comprensione e il sapere sono gli elementi immediatamente riconoscibili della loro sinergia, sono gli elementi che percepiamo come dono per la nostra intelligenza o sensibilità, come gratificazione per l’esistenza, senza che si renda necessaria o che ci venga richiesta una reciprocità.
Si tratta di un dono immateriale, un pregio che dà origine alla relazione tra gli individui, che contribuisce alla coesione sociale, che determina la condivisione di idee e di affetti.
Queste considerazioni rappresentano la comune base concettuale che permette l'apprezzamento e il godimento della musica che indissolubilmente si lega alla ricerca scientifica. Se tale base concettuale viene però allargata, in altre parole se i suoni, la musica e la fruizione diventano reciprocamente l'uno causa dell'altro, in un rapporto dialettico che genera un'opera interattiva con l'ascoltatore, adattiva con l'ambiente circostante, ed evolutiva nel tempo, allora possiamo comprendere lo scenario ideativo di artescienza 2016

Centro Ricerche Musicali


“Dono e relazione“: il motto del prestigioso festival artescienza di quest’anno incontra perfettamente la missione del Goethe-Institut Italien. Partecipiamo con grande gioia ed energia ai suoi molteplici programmi e siamo fieri di presentare un’ampia gamma di esperienze nuove sia visive sia sonore attraverso le installazioni nel nostro giardino e i concerti e le mostre nel nostro auditorium. “Dono e relazione” coglie esattamente questo aspetto!

Gabriele Kreuter-Lenz, Goethe-Institut Rom

Info: www.facebook.com/artescienzacrm

icon Calendario eventi (file pdf) (125.24 kB)
icon Events calendar (eng) (pdf file) (262.44 kB)

icon Master class di Composizione di Curtis Roads (884.86 kB)

icon Master class di Interpretazione Musicale di Arne Deforce (987.58 kB)
icon Master class di interpretazione, Arne Deforce - modulo di iscrizione (ITA) (537.45 kB)
icon Master class of interpretation, Arne Deforce - registration form (ENG) (536.89 kB)

AS Immagine logo2015

ll termine“ecologico” non è riferito solo alla nostra salute, al nostro benessere personale, ai nostri diritti, comprende anche le relazioni sociali, culturali, la comunità, il territorio.

Viviamo in “ecosistemi” dove tutti i fenomeni sono tra loro connessi, dove ogni azione si correla alle altre con effetti solo parzialmente prevedibili.

La coscienza ecologica è divenuta un valore integrato nel nostro sistema di valori al pari delle tante altre conquiste umane come la libertà, la democrazia, i diritti umani. Questa stessa coscienza ci permette di accogliere oggi la creatività artistica che presuppone “l’adattività” all’ambiente naturale e sociale.

Con la consapevolezza che la creatività rappresenta la naturale direzione della vita di ognuno, si rivela essenziale il ruolo che questa può assumere nella crescita personale e nel progresso delle relazioni sociali e, nello specifico dell’arte, essa diventa un mezzo privilegiato d’indagine e d’interpretazione della realtà.

La musica, tra le arti è quella che maggiormente privilegia la “relazione” e la “condivisione”. La musica è portatrice di senso condiviso, di riferimenti culturali, d'identità collettiva, etnica, sociale, di valori religiosi, etici, in altre parole è espressione della civiltà che la crea, come tutte le arti, ma con una differenza determinante: è immateriale, ossia intangibile, invisibile, astratta.

Questa qualità la rende capace di toccare con immediatezza la sfera affettiva, di sostenere e stimolare l'immaginario liberandone la creatività e le pulsioni ancestrali, di provocare l'attività rappresentativa del pensiero con metafore astratte dell'esperienza e del vissuto.

Oggi è sostanzialmente mutato il rapporto tra soggetto che crea e soggetto che fruisce l’opera musicale; una partecipazione attiva e cosciente del pubblico rimette in gioco il sistema di relazioni sociali, in parte degradate dalla “saturazione” a cui sono esposti i sistemi complessi, in particolare i sistemi di comunicazione, umani o artificiali. Il fruitore partecipa, con la sua azione, all’opera e alle sue trasformazioni, scegliendo modi e forme di fruizione che ritiene più congeniali. Questa condizione e la possibilità di vivere lo “spazio” come “ambito di fruizione esteso” è importante e ridefinisce i luoghi e il senso della rappresentazione artistica.

L’ambiente urbano, naturale, i luoghi d’arte come i Giardini della Filarmonica, Villa Torlonia, la Galleria nazionale d’arte moderna, l’edificio FGTecnopolo, rappresentano un’estensione degli spazi convenzionali della musica, luoghi ordinari che si trasformano in scenari straordinari in cui arti immateriali interagiscono e si combinano con quelle materiali (come le arti visive e plastiche) in un gioco di trasformazioni continue.

Un tale approccio necessita di un profondo ripensamento sulle “pratiche” che coinvolgono la creazione, le modalità di fruizione e di conseguenza la formazione culturale e la scuola.

Questa edizione di ArteScienza esce dai luoghi dell’arte “usati” ed entra in luoghi dove il futuro è in atto anche attraverso la scuola. Nuove formazioni strumentali di giovani interpreti provenienti dai Conservatori di Roma, L’Aquila, Salerno, Sassari e dall’Accademia Nazionale di Danza, si esibiscono e collaborano con professionisti internazionali in contesti interdisciplinari.

Esposizioni d’arte, installazioni sonore, concerti, performance di musica-danza, video d’autore e colloqui con artisti costituiscono il tessuto della “nuova pratica” in cui artisti e pubblico possono interagire e condividere l’esperienza di un nuovo approccio alla creatività e alla fruizione.

Informazioni e calendario www.artescienza.info

Roma dal 5 luglio al 18 settembre 2014

 

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Segno infinito come costante modulazione della conoscenza, adattamento continuo, evoluzione incessante.

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Per leggere e interpretare la realtà che ci circonda, sono necessari strumenti di pensiero e conoscenze che partecipano unitamente alla decodifica degli stimoli e dei significati. Ogni esperienza si fonda su tali presupposti chiedendo un atto vigile e volontario di accoglienza degli accadimenti o una constatazione passiva del loro verificarsi. In entrambi i casi si è stimolati al giudizio, cioè alla decisione che colloca quella determinata esperienza in uno o più punti della gradazione che divide la validità dalla nullità o l’utilità dall’inutilità.
Quando l’esperienza è di tipo estetico e in particolare quando è provocata dalla fruizione dell’arte, in ogni forma, al giudizio concorre anche l’emozione, cioè quello stato complesso di reazioni psicologiche e fisiologiche soggettive che sopraggiungono inaspettate, improvvise e che non necessariamente cedono il passo alla mediazione della ragione. L’emozione è, in molti casi, responsabile degli innumerevoli giudizi qualitativi sinteticamente espressi dai generici aggettivi bello-brutto, dai circoscritti gradevole-sgradevole, dai partecipati stupendo-orrendo, etc. In questi casi l’emozione si correla all’impulso e diviene il suo involucro, come reazione ad un bisogno di origine psichica, come risposta non veicolata dagli strumenti deduttivi del pensiero, come spinta irriflessiva, automatica e istintuale.
L’impulso si presenta quindi come l’apice di un percorso condotto da uno o più dei nostri sensi (udito, vista, tatto…), come un vertice della percezione dove l’esperienza è sublimata e potenziata dall’intuizione, dove il “percetto” è privato del corredo analitico e deduttivo del nostro pensiero, per accogliere un’istantanea partecipazione affettiva.
L’impulso, da noi inteso come forma immediata di reazione al bisogno psicologico provocato dalla musica, è oggi l’oggetto di un’investigazione e di una ricerca internazionale che appassiona filosofi, psicologi e antropologi. Su di esso si concentra la programmazione dei concerti e degli avvenimenti di ArteScienza 2013, con il preciso intento di presentare al pubblico alcuni degli esempi più rilevanti e direzionati dell’esperienza espressiva contemporanea.
Con la collaborazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell’Accademia Filarmonica Romana, la manifestazione ArteScienza mette in scena i linguaggi e gli strumenti innovativi dei musicisti che operano nella ricerca artistica e scientifica, proponendo un’integrazione della musica ai luoghi di rappresentazione.
Lo spazio, la natura e le emozioni disegnano il percorso ideale di questa edizione con il desiderio di suscitare quel semplice stupore che dà impulso all’immaginario.

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La musica emoziona, stimola l’apparato psichico e fisico, soddisfa un insieme complesso di sentimenti e di nessi cognitivi e percettivi. La musica è portatrice di senso condiviso, di riferimenti culturali, d’identità collettiva, etnica, sociale, di valori religiosi ed etici.
Queste qualità la rendono capace di toccare la sfera affettiva, di sostenere e stimolare l’immaginario liberando la creatività che si sprigiona dagli archetipi, rappresentando il pensiero con metafore astratte dell’esperienza e del vissuto.
ArteScienza 2012 pone l’attenzione sulla sensibilità e sull’ascolto dialogando con la città attraverso momenti d’incontro e di coinvolgimento collettivi. La manifestazione propone una riflessione sulla realtà contemporanea con l’obiettivo di rendere più sensibile la collettività all’ambiente in cui vive e alla cultura musicale e artistica del presente. L’approccio culturale di ArteScienza tende ad equilibrare la relazione uomo-ambiente-macchina, prevede l’interazione del fruitore con forme espressive innovative di integrazione tra i diversi saperi. Ciò richiede una diversa consapevolezza e una gestualità responsabile affinché si realizzino nuovi modi di relazione.
Molte iniziative sono dedicate a John Cage, in occasione della ricorrenza del centenario della nascita, con installazioni musicali interattive, spettacoli con strumenti aumentati di progettazione originale (SkinAct), concerti strumentali, video d’autore, workshop, stages e per la prima volta, iniziative rivolte alla riabilitazione di persone con disagio psichiatrico.
ArteScienza entra nella quotidianità, creando continuità tra esperienze espressive ed artistiche del passato e del presente.

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Nell’edizione 2011 di ArteScinza il tema dell'Identità nazionale, reso preminente dalla ricorrenza del centocinquantenario dell'Unità d'Italia, viene affrontato basandosi sui contributi storici del linguaggio artistico per giungere ai criteri attuali di innovazione e integrazione delle tecnologie all'arte. Il teatro musicale ha favorito un "contagio emozionale" determinante per l'affermazione dei temi Risorgimentali italiani. La presenza delle diverse classi sociali urbane nello stesso spazio pubblico del teatro d'opera e della musica, ha permesso la costruzione di miti e l'elaborazione di elementi simbolici che sono divenuti paradigmi di aggregazione sociale e di riconoscimento storico-culturale. L'attuale contesto socio-culturale italiano fortemente provato dagli accadimenti degli ultimi anni, dalle migrazioni e dalla grave crisi economica, risulta essere impoverito e disgregato, privo di quei riferimenti simbolici necessari a creare il sentimento di "appartenenza" ad una nazione e di "identità". Le arti e la musica in particolare, attraverso forme espressive innovative ed integrate possono essere propulsive e in grado di veicolare contenuti e suggerire nuovi modi di relazione tra gli individui.

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L’edizione 2010 vuole approfondire i mutamenti in atto nell’ambito della fruizione artistico - culturale  interrogandosi sul rapporto tra fruitore e opera, e analizzando i meccanismi di produzione che inducono rilevanti trasformazioni nella sensibilità e nell’accesso all’opera.
Il programma, che si svolge in modo intensivo in due giornate alla “Sapienza” Università di Roma, propone incontri di approfondimento e due Talkconcert con grandi interpreti della musica contemporanea: il violinista Irvine Arditti e la violoncellista Frances Marie Uitti.
Agli incontri, coordinati dai proff. Luisa Valeriani e Mario Morcellini, partecipano personalità della cultura contemporanea, artisti, critici, responsabili di Istituzioni museali ed esperti dell’industria culturale. Nei Talkconcert viene “raccontata” l’esperienza degli interpreti con alcuni grandi compositori del Novecento (da Xenakis, Cage, Ferneyhough, Sciarrino a Harvey, Kurtag, Scelsi, Uitti). Una formula che oltre a facilitare l’ascolto, vuole far riflettere sul complesso rapporto tra creazione - interpretazione e fruizione. Altre iniziative si sono svolte al Tecnopolo Tiburtino dove sono state esposte due opere adattive scultoreo musicali “In coro” e “Trio plastico (Lupone / Galizia) in grado di interagire con il pubblico e di adattarsi all’ambiente. In questa sede si sono svolti, inoltre, i Colloqui con… artisti, musicisti, architetti e scultori. Il pubblico per la prima volta è stato accolto nei nuovi atelier degli artisti ospitati dalla FG Tecnopolo, che hanno illustrato il loro lavoro, dal progetto alla realizzazione dell’opera. Gli atelier diventano il luogo stesso della rappresentazione, estensione degli spazi convenzionali di fruizione della musica e dell’arte, luoghi di straordinaria creatività che si trasformano per qualche giorno in scenari ordinari di lavoro che trovano, nella progettazione integrata, nuovo senso e coerenza con la complessità della nostra percezione.

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ArteScienza 2009 consolida il processo di conoscenza rivolto ai fenomeni artistici e scientifici in relazione profonda con le trasformazioni sociali e culturali, e porge al pubblico quelle opere, quelle testimonianze del pensiero che rifondano la fruizione, la partecipazione diretta e consapevole del pubblico alle forme musicali e artistiche innovative: installazioni sonore d’arte e opere interattive, opere multimediali che mettono in relazione il passato e il presente.
Questa edizione esce dai luoghi dell’arte ‘usati’ ed entra dove il futuro è in atto: la scuola, scelta come sfondo privilegiato dei primi due eventi in programma, realizzati nei giardini del Liceo Scientifico “T. Gullace” di Roma e in chiusura presso lo IED - Istituto Europeo di Design, sede della Masterclass dedicata all’interattività. Una Nuova pratica, una nuova scuola.
Uno spazio particolare viene offerto ai musicisti abruzzesi: Orchestra Sinfonica Abruzzese, Continuo Ensemble, Grad, in segno di solidarietà dopo il 6 aprile. A loro si sono affiancati nel programma personalità eclettiche della musica contemporanea come il percussionista Jonathan Faralli che si esibirà al Feed-drum e Marc Ducret che per la prima volta a Roma ha dato prova del suo virtuosismo sulla chitarra elettrica intrecciando jazz, improvvisazione e musica di ricerca.
L'aspetto metodologico rappresenta un importante terreno di confronto per l'arte e la scienza: ad entrambi gli ambiti appartengono termini come sperimentazione e verifica. Questi sono termini ereditati dal metodo di Galileo Galilei e proprio il suo centenario riveste quest'anno un particolare significato per la manifestazione, poiché l'approccio degli artisti e le stesse creazioni artistiche presentate, fondano su tale metodo la forza del rinnovamento del linguaggio.
Galileo rappresenta oggi l’affermazione della ragione sulla superstizione, il suo sogno, di un uomo non più al centro dell’universo, fu contrastato dalla più rassicurante visione di certezze costituite che negavano il bisogno della ricerca e della verifica sperimentale.
ArteScienza dedica un ampio spazio all’invenzione, alla sperimentazione, cioè a quel metodo di verifica che permette di accertare concretamente ed empiricamente l’esattezza delle teorie fisiche ma anche la compiutezza e il rigore delle opere d’arte.
Particolarmente nell’edizione 2009 di ArteScienza si vuol testimoniare, attraverso la presentazione di numerose nuove produzioni di ricerca e di strumenti d’invenzione, come la coscienza critica del mezzo e la sapienza scientifica siano in grado di re-inventarne l’uso ed emancipare il mezzo stesso verso fini espressivi, etici e di civiltà.

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