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Compositore.
Inizia gli studi musicali a dieci anni dedicandosi, come autodidatta, prima alla Chitarra e poi al Pianoforte. La sua attività compositiva prende vita con la scrittura di brani per strumento solo e piccolo ensemble e si sviluppa, dal ’70 al ’79, con la guida di Domenico Guaccero per la Composizione, e Giorgio Nottoli per la Musica elettronica, rispettivamente al Conservatorio di Roma e di Frosinone.
Durante il periodo di formazione musicale si dedica, parallelamente, allo studio dell’Informatica e dell’Elettronica, seguendo gli insegnamenti e le attività di Giuseppe Di Giugno e di Sergio Ravarino presso gli Istituti di Fisica delle Università di Napoli e di L’Aquila.
Nel 1977 inizia la collaborazione con le istituzioni musicali romane Nuova Consonanza e Musica Verticale, contribuendo come compositore, interprete e organizzatore alle attività concertistiche e seminariali dedicate alla musica contemporanea.
Nel 1980 assume l’incarico di docente di Composizione Musicale Elettroacustica al Conservatorio di L’Aquila, che mantiene fino al 2013 anche in veste di coordinatore del Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie. Nella stessa città promuove numerose iniziative, collaborando con la Facoltà di Scienze dell’Università, l’Accademia delle Belle Arti, l’Accademia dell’Immagine; con Maria Cristina De Amicis, dirige l’Associazione Istituto Gramma che ospita, fino al 2000, il festival internazionale di musica contemporanea “Corpi del suono” e la manifestazione biennale “La terra fertile”, dedicata alla didattica e alla produzione musicale elettroacustica dei Conservatori italiani.
Nel 1983, con un gruppo di compositori e ricercatori scientifici, fonda a Roma la SIM - Società per l’Informatica Musicale, un organismo votato alla ricerca che collabora prima con Texas Instruments, poi con diverse industrie italiane produttrici di strumenti musicali.
Le ricerche svolte alla SIM gli permettono di sviluppare un indirizzo di pensiero fortemente orientato all’innovazione artistica e scientifica. Gli “strumenti digitali” che crea e utilizza per le proprie opere in questo periodo, sono il frutto di un’integrazione del mezzo con i modi espressivi della sua musica; persegue l’obiettivo di una totale fusione e complementarietà delle risorse tecnologiche con la prassi compositiva ed esecutiva sia strumentale che elettronica.
Nel ’83, con la collaborazione di Laura Bianchini, realizza il primo computer specializzato per la musica, Fly 10, che propone un’architettura basata su quattro DSP - Digital Signal Processor, operanti in parallelo e destinati all’esecuzione della musica elettronica dal vivo. Con questo computer realizza le opere: “Mira”, per computer in tempo reale, “Altair”, per violino e nastro magnetico, “Mizar” per computer in tempo reale, il balletto “Incanto” e numerose altre opere per nastro magnetico e supporto digitale.
La collaborazione con Laura Bianchini prosegue con la fondazione, nel 1988, del CRM – Centro Ricerche Musicali di Roma, istituzione impegnata nella promozione e diffusione della cultura musicale e scientifica, tutt’oggi attiva e operante nella realizzazione di progetti artistici interdisciplinari italiani ed esteri.
Presso il CRM realizza, nel 1989, il computer Fly 30, un sistema che, continuando l’esperienza sui DSP, si avvale di una piattaforma flessibile per gestire l’elaborazione e il controllo del suono in tempo reale. Con la collaborazione dell’ingegnere Antonio Pellecchia sviluppa un ambiente e una libreria Software dedicata alla sintesi e al trattamento del suono che permette la realizzazione di molte sue opere tra cui: “Forma del respiro” per supporto digitale, “Scambi” per flauto, percussioni e supporto digitale, “Mobile/locale”, per percussioni, supporto digitale e live electronics, “Varianti di un grano” e “Canto di madre” per supporto digitale, le opere radiofoniche “In un grattacielo” e “Opposizioni” su testi di Enrico Palandri e la collaborazione degli interpreti Elettra de Salvo, Diego Conti, Manuela Cherubini, Gianluca Ruggeri e Guglielmo Pernaselci; i balletti “Controfiato”, Contropasso” e l’opera “La montagna incantata” con la collaborazione del coreografo Massimo Moricone.
Gli anni ’90 sono segnati anche dall’attività di studio dell’Acustica, dei modi d’interazione con le nuove tecnologie e dallo studio vibrazionale della materia; studi condivisi con il fisico e direttore scientifico del CRM, Lorenzo Seno. In questi anni nascono le grandi installazioni ambientali “Immaginario radiofonico”, “Tubi sonori”, “Guide del suono”, “Sogno di una macchina”, che propongono modalità innovative nei criteri d’ascolto e di fruizione, e tracciano un percorso di integrazione tra le arti visive e la musica. Tale direzione è manifestata anche nella collaborazione con Michelangelo Pistoletto per l’opera-installazione “Contrazione”, scritta per i flautisti Gianni Trovalusci ed Enrico Casularo.
Nel ’97, si aggiungono al CRM gli ingegneri Marco Palumbi e Marco Giordano, che, potenziando le competenze interdisciplinari del Centro permettono a Lupone di studiare e sperimentare alcune soluzioni innovative per la spazializzazione del suono e la vibrazione della materia. Nascono i Planofoni©, superfici sonore vibranti di diverse forme e materiali, e le prime grandi Installazioni sonore d’arte “Stanza del legno e del metallo” e “Infinito”.
Due anni dopo Lupone presenta, nei giardini delle Filarmonica Romana, gli Olofoni, proiettori di suono ad elevata direzionalità, che propongono un ascolto spazializzato innovativo per la sua opera “Gran Cassa – canto della materia”; in questa opera Lupone trasforma anche lo strumento a percussione tradizionale con un processo di feedback acustico, proponendo il concetto di “strumento aumentato”. Negli anni successivi quest’opera porrà le basi per lo sviluppo del primo “strumento aumentato” a membrana, mentre gli Olofoni diventeranno per il CRM un sistema specializzato per la diffusione della musica elettroacustica.
L’interesse compositivo di Lupone per il suono elettronico integrato al suono strumentale, fa nascere opere che affrontano in modo sistematico i modelli matematici degli strumenti d’orchestra: “Corda di metallo”, con la collaborazione del quartetto d’archi Kronos, l’opera “Fenice” su testo di Sandro Cappelletto, il quartetto con live electronics “Contrapunctus”, “I diversi Majakovskji”, per voce recitante, ensemble, live electronics e computer in tempo reale.
La creazione d’Installazioni sonore d’arte dedicate ai grandi ambienti, chiusi, aperti, metropolitani, archeologici, e il consolidarsi delle possibilità d’interazione della musica con il pubblico, evidenzia, dal 2000 in poi, il raggiungimento di una fusione tra la musica e il mezzo che la genera e la diffonde, una indissolubilità del suono con la forma plastica e la collocazione spaziale del suo emettitore. Nascono le installazioni ambientali come “Promenade”, “Dialoghi” e, in collaborazione con Mimmo Paladino, la grande opera permanente “Sorgenti nascoste”. Dello stesso periodo sono le Installazioni sonore d’arte “Metal zone”, “Scia”, “Varianti in vetro” e “Varianti in metallo”, che il Compositore realizza per la diffusione specializzata della musica elettronica.
I Planofoni rappresentano la base concettuale e pratica di un diverso modo di fruire la musica, sono lo “strumento” in grado di ampliare la concezione musicale di timbro e spazio, permettendo la creazione di opere in cui la forma plastica incarna, attraverso la vibrazione, la forma immateriale dei suoni. “Vita segreta della materia” è l’installazione su carta creata in collaborazione con Gunther Uecker, che anticipa i successivi sviluppi tecnologici e compositivi che informano tutte le sue creazioni dal 2005 a oggi, in particolare le opere “adattive”, progettate e realizzate con l’artista visiva Licia Galizia.
Le opere “adattive”, in grado di mutare aspetto e comportamento musicale in funzione del contesto e dell’interazione del pubblico, rappresentano non solo il centro speculativo dei criteri estetici ed espressivi, ma anche il contesto pratico di validazione della mutabilità dell’opera d’arte integrata alle nuove tecnologie. In esse vengono affrontate le problematiche di relazione fruitore/opera, uomo/macchina, opera/ambiente, e di condivisione e relazione tra fruitori, in tempi e luoghi diversi, che stabiliscono i nuovi paradigmi ideativi e realizzativi della composizione musicale e visiva. Tutte le opere prodotte dal 2005 in poi con l’artista visiva Licia Galizia, “Volumi adattivi”, “Studio” I-II-III, “Trio plastico”, “In coro”, oltre alle recenti “Terra” “Light touch”, “Oasi”, l’installazione e il video “Enigma del centro”, segnano un percorso di progressivo approfondimento dei criteri di adattività, dei modi di interazione e comunicazione musicale tra opere poste in luoghi diversi e lontani, della capacità di evoluzione nel tempo della partitura musicale e delle caratteristiche vibrazionali della materia. Questi aspetti caratterizzano anche l’approccio più recente alle opere di danza nate in collaborazione con Alessandra Cristiani, “Corpi risonanti” e il coreografo Ricky Bonavita, con la compagnia Excursus, “Corpus 2.0”.
L’attività compositiva di Lupone si focalizza, dal 2000 in poi, sulle nuove possibilità espressive degli strumenti d’orchestra; l’invenzione degli strumenti aumentati a membrana “Feed-Drum®” e “SkinAct”, rappresenta l’applicazione pratica di un’esigenza compositiva e sonora che si manifesta nelle opere “Feedback” e “Spazio curvo”, rispettivamente eseguite dal trio Ars Ludi e i percussionisti Jean Geoffroy e Philippe Spiesser. Nel 2011 anche il sassofono è posto al centro della ricerca e da questa prende vita il sistema elettroacustico Windback, una tecnologia che amplia i modi di emissione e timbrici del Sassofono. Nello stesso anno il Windback trova la sua prima applicazione nell’opera ”In sordina”, scritta per Enzo Filippetti.
Le caratteristiche interdisciplinari su cui si basa la sua produzione artistica ha consentito la realizzazione di opere e installazioni in cui convergono competenze diverse: musicali, plastico-visive, informatiche, fisiche, ingegneristiche.
Le grandi opere permanenti realizzate per gli scavi archeologici di Pompei, “Gioco delle risonanze”, e per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, “ Forme immateriali”, vedono la collaborazione di tutto lo staff interdisciplinare del CRM tra cui Laura Bianchini, i compositori e informatici Silvia Lanzalone e Alessio Gabriele, dell’architetto Emanuela Mentuccia, del fisico Lorenzo Seno, del liutaio Maurizio Palpacelli.
Per l’attività creativa e di ricerca, Lupone ha ricevuto premi, riconoscimenti e commissioni da enti e istituzioni nazionali e internazionali tra cui: Accademia delle Scienze di Budapest, Japan Foundation, Centro Ricerche FIAT, Ministero della Cultura e della Comunicazione (Francia), MIUR, Maggio Musicale Fiorentino, Kyoto Philarmonic Orchestra, INA-GRM (Parigi), Grame (Lione), Tanzhaus (Duesseldorf), Aujourd'hui Musique (Perpignan), Soprintendenza ai Beni Archeologici di Pompei, Galleria Nazionale d’Arte Moderna (Roma), IMEB (Bourges), Accademia Filarmonica Romana, Barattelli e Premio Carloni (2012), Premio Scanno per la musica (2016), Pleiade International Award (2019).