Il WindBack fa parte della famiglia degli Strumenti Aumentati progettati dal compositore Michelangelo Lupone e realizzati al Centro Ricerche Musicali – CRM di Roma.
Ideazione e progetto: Michelangelo Lupone
Prima presentazione: Centro Cultural Recoleta, Buenos Aires Argentina, 2011
In Sordina per sax e Windback di Michelangelo Lupone
Il WindBack fa parte della famiglia degli Strumenti Aumentati progettati dal compositore Michelangelo Lupone e realizzati al Centro Ricerche Musicali – CRM di Roma. Gli Strumenti Aumentati derivano il loro nome dall’utilizzo di tecnologie, ad essi integrate, che permettono sia di ampliarne le caratteristiche usuali, sia di generare nuove sonorità.
Il WindBack è costituito da un sensore e un altoparlante, posto sulla campana del sassofono, in grado di rilevare e condizionare la colonna d’aria che si forma tra il collo (chiver) e la campana.
Con il WindBack possono essere controllati alcuni aspetti timbrici dipendenti dalla struttura risonante dello strumento e possono essere regolati i flussi d’aria che insistono sull’ancia rendendo agibile la produzione del suono continuo e la generazione multifonica del suono (diverse altezze simultanee, anche in rapporto non armonico).
Il WindBack permette l’inserimento di controlli dinamici del sensore e dell’altoparlante mediante algoritmi appositamente implementati su piattaforme Mac e PC.
Lo strumento è stato presentato in occasione dell’esecuzione dell’opera In Sordina, per sax e Windback di Michelangelo Lupone. Interprete al sax-Windback: Enzo Filippetti.
Strumento aumentato a percussione
Ideazione e progetto: Michelangelo Lupone
Prima presentazione: HEM-Haute Ecole de Musique di Ginevra, maggio 2012.
Lo SkinAct è uno strumento aumentato a percussione. È composto da una cornice alta 20 centimetri su cui è posta una membrana di 40 pollici, per un diametro totale di 106 centimetri.Sulla membrana sono posizionati un sensore e un attuatore vibrazionali. Una mappa composta da 21 cerchi e 13 diametri, disegnata sulla superficie della membrana, mette in evidenza i nodi vibrazionali che permettono la selezione delle frequenze parziali dello strumento. Lo SkinAct costituisce un avanzamento nello studio delle caratteristiche vibrazionali già osservate nello strumento aumentato Feed-Drum (Lupone, 2002) e ne fa evolvere considerevolmente il carattere interattivo.
Lo SkinAct ha un rilevatore vibrazionale e un eccitatore posti in condizione di feed-back tramite la membrana. Tale caratteristica permette di scegliere diversi modi di accordatura (con fondamentale variante fra 30 e 45 Hz ) mantenendo un'elevata possibilità di selezione delle frequenze parziali. Queste ultime vengono selezionate imponendo nodi vibrazionali in coincidenza dei cerchi e dei diametri della mappa.
La tipologia della membrana è stata accuratamente studiata e scelta per permettere anche la proiezione dinamica della luce in relazione al gesto dell'interprete.
Lo SkinAct è ancorato ad un sistema meccanico che ne permette l'uso in posizione sia verticale che orizzontale, ad altezze variabili.
Lo SkinAct, come il Feed-drum, permette l'inserimento di controlli dinamici del sensore e dell'attuatore mediante algoritmi appositamente implementati su piattaforme Mac e PC. Progettato dal compositore Michelangelo Lupone per la sua opera Spazio Curvo, è stato prodotto e realizzato al Centro Ricerche Musicali - CRM di Roma nel 2011 e presentato per la prima volta alla Haute Ecole de Musique di Ginevra, nel maggio 2012.
Consulente artistico Laura Bianchini
Assistenti progetto Emanuela Mentuccia
Assistente tecnico e audio Maurizio Palpacelli
Strumento elettroacustico a percussione.
Ideazione e progetto: Michelangelo Lupone
Prima presentazione: Musica a tre dimensioni MusicaScienza, Roma 3-9 giugno 2002
Feed-Back per tre Feed-Drum® e meta elettronica di Michelangelo Lupone
È un innovativo strumento elettroacustico a percussione ideato da Michelangelo Lupone per la sua opera Feedback; si presenta con la forma di un tamburo di grandi dimensioni, ed è composto di una membrana divisa da una mappa vibrazionale, un risonatore in acciaio e una cassa acustica.
Si basa sul principio della contro-reazione del segnale sonoro e permette per la prima volta al musicista di selezionare e controllare con apposite tecniche i complessi modi vibrazionali della membrana del tamburo sia in modo monofonico, sia polifonico. Il suono, prodotto dall'azione del musicista attraverso la percussione, la pressione o lo sfregamento, seleziona sulla superficie della membrana, uno o più nodi (come uno strumento a corda) che producono una o più altezze e timbri.
Diversamente dal comportamento di una corda che può essere considerato monodimensionale, la membrana varia i suoi modi vibratori su due dimensioni, ciò implica una nuova tecnica esecutiva poiché le relazioni tra le frequenze emesse non è di tipo armonico ma segue una legge non lineare.
Un particolarità rilevante del Feed-Drum® è che le note emesse dallo strumento possono essere variate di intensità e mantenute anche indefinitamente dal musicista superando il limite della durata temporale breve di tutti gli strumenti a percussione.
Lo strumento è stato co-prodotto dal CRM e dall'Istituto Gramma e presentato per la prima volta in occasione del Forum Musica Scienza 2002, tenutosi a Roma dal 3 al 9 giugno al Goethe-Institut Rom. Interpreti: ARS LUDI Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri.